Covid situazione India e TCV

 

famiglia di i profughi tibetani in Ladakh -  distretto Jangtang

famiglia di i profughi tibetani in Ladakh – distretto Jangtang

Abbiamo ricevuto in data 8 maggio, e pubblichiamo qui la tra traduzione, una seconda lettera di Thupten Dorjee, Presidente di tutti i TCV, con gli ultimi aggiornamenti in relazione alla pandemia.

“Desidero aggiornarvi sulla situazione qui in India facendo seguito a quanto vi ho già comunicato nel mese di aprile 2020. Sono contento di dirvi che tutti gli sponsor, organizzazioni di volontariato, amici e simpatizzanti dei nostri TCV assieme ai nostri bambini e collaboratori sono per il momento sani e salvi. Preghiamo per tutte le persone decedute e tutte quelle che continuano a soffrire con la speranza che questa pandemia cessi al più presto e che la nostra vita possa tornare alla normalità.

Il lock down 3.0 qui in India è stato prorogato sino al 17 maggio anche se ogni stato e distretto ha la possibilità di differenziare le direttive a seconda della classificazione delle zone che sono 3 (rossa, arancione e verde). Da dove vi scrivo, nel distretto di Kangra dove si trovano i nostri 2 TCV di Dharamsala, quello di Gopalpur e Suja così come il TCV di Chauntra nel distretto di Mandi, Selakui e ITI Selakui sono nella zona arancione. Infatti i negozi e i ristoranti sono aperti parzialmente, il cibo non può essere consumato all’interno, è solo take away. Gli abitanti possono uscire da casa dalle 09.00 alle 14.00. Auto e taxi possono circolare con solo 50% dei passeggeri che devono tenere una distanza di sicurezza e portare una mascherina. Tutti i trasporti, aereo, ferrovia e quello stradale sono ancora in lock down.

Nel Karnataka, Sud del paese zona arancione ancora in lock down, dove si trova il TCV di Bylakuppe, non ci sono stati casi di contagio, sono state comunque prese misure di precauzione seguendo la linea guida del CTA (Central Tibetan Administration). Bangalore dove si trova il DLIHE (Dalai Lama Institute of Higher Education) è zona rossa ma l’istituto è nella parte esterna della città ed è è abbastanza sicuro. Gli studenti provenienti da zone molto lontane si trovano ancora nell’istituto universitario mentre gli altri sono stati mandati a casa. La direzione ha preso tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza all’interno del campus.

In Ladakh purtroppo sono stati segnalati due nuovi casi positivi così questo distretto è ora considerato zona rossa. Dal 3 marzo i nostri bambini sono a casa con i genitori e/o parenti. La nostra maggior preoccupazione resta la casa degli anziani a Choglamsar/Leh nonostante siano state prese tutte le precauzioni. Nella zona remota chiamata Janthang dove si trovano le scuole di Hanley, Sumdo e Nyoma, fortunatamente, non ci sono stati casi di contagio.

I due ostelli della gioventù, quello di Delhi e l’altro di Bangalore si trovano nella zona rossa. Gli studenti che non hanno potuto raggiungere le loro famiglie a causa delle lunghe distanze, senza alcun servizio di trasporto, sono rimasti nelle strutture, gli altri hanno raggiunto le loro famiglie. Le due scuole diurne di Delhi e McLeod sono chiuse dal 3 marzo.

Per la riapertura delle nostre scuole, programmata per il 5 di giugno, sarà possibile dare conferma dopo la fase 3 del lock down. Dobbiamo procedere con estrema attenzione per tutelare i nostri 7.500 bambini sparsi in diverse scuole di tutto il paese. Potrebbe anche essere possibile riaprire facendo lezione all’esterno in una prima fase.

Mi scuso per questa lunga lettera che vi poterà via del tempo prezioso ma i nostri sponsor ci sono molto cari per questo motivo desideriamo tenerli informati. Dobbiamo infinita riconoscenza per tutto l’aiuto che riceviamo per far crescere i nostri bambini e permettere loro di studiare per prepararsi a un futuro lavoro.

RispondiInoltra
condividi per far conoscere...Share on Facebook
Facebook
Tweet about this on Twitter
Twitter
Share on LinkedIn
Linkedin

Comments are closed.