L’emozione di un incontro

al mercato tribale gujarat 2016Non ero al mio meglio, fra influenza e sciatalgia, quando il 4 Febbraio io e Rosangela abbiamo incontrato a Malpensa il variopinto gruppo di genitori a distanza di Italian Amala, in partenza per l’ India al seguito di una piramide mostruosa di bagagli. Tutti, veterani con più visite ai bambini; io e mia moglie, le matricole.

Non ero al mio meglio, ma tuttavia desideravo andare; viaggio già  fissato , ma anche curiosità  e voglia di provare questa esperienza di quasi paternità, tante volte sfuggitaci in passato per motivi di lavoro.

Anche se non sono clinicamente guarito, tuttavia, tutto è cambiato il giorno dopo, quando abbiamo incontrato per la prima volta i bambini e il nostro ragazzo.

Saliamo con tutti gli altri genitori su uno scassatissimo pulmino , e raccogliamo per istrada a  una stazione di servizio i ragazzi, per poi andare insieme a vedere una piantagione di spezie. Il pulmino si ferma, e un fiume di piccoli esseri umani, bambini, adolescenti e ragazzi, si precipita nell’ interno, belli, con un sorriso radioso e parlante, ognuno a cercare il suo genitore e a gratificarlo della sua presenza con una semplicità , umanità  e spontaneità  straordinarie. E come se al loro avanzare l’interno del pulmino si illumini e si riempia di serena gioia collettiva. Anche il nostro ragazzo ci ammalia con un bellissimo sorriso, ci abbraccia da figlio vero, e ci fa sentire di colpo e completamente genitori veri. Parla un buon inglese e ci descrive con maturità  la sua vita, la sua famiglia ei suoi progetti. E noi preghiamo il Signore di darci vita per accompagnarlo fin dove vuole arrivare.

Penso a quanto singolarmente privilegiata sia la nostra posizione; è umano desiderare di aiutare qualcuno, specialmente un bambino, in condizioni disagiate(e lo fanno in tanti); ma avere il privilegio di incontrarlo a tuo piacere, per un tempo sufficientemente lungo, e constatare di persona come il tuo aiuto dia i suoi frutti, è una cosa che non succede spesso; non è lo standard usuale delle onlus sul mercato, che normalmente si interpongono come un diaframma fra il donante ed il donato, privando così ambedue di queste gioie e sensazioni.

Ovviamente il merito va a questa piccola onlus di Lecco. Penso che dobbiamo essere orgogliosi di appartenervi, grati per lo stile che vi si applica, gratissimi a chi pur con gli anni che incalzano prosegue imperterrito a gestire ordinario e straordinario( come la massacrante organizzazione di questi viaggi e degli inevitabili  imprevisti) con dedizione totale; estasiati anche dagli educatori locali, di cui un esempio che abbiamo avuto sotto gli occhi giornalmente è Anila, lenta, solenne, colla sua tunica arancione, espressione umile ma efficace della spiritualità  tibetana, capace di un quieto e indiscusso carisma su tutti i piccoli a lei affidati.

Ho rinunciato al tour di una settimana nel Karnataka, per precauzione per i miei malanni, ma alla fine ho guadagnato una settimana in più con i bambini (a mare, in piscina, in giro). Non sono affatto scontento del cambio; meno monumenti, più esperienze interiori inestimabili.

Il ritorno in Italia è stato duro. A presto, Tenzin Shaika, grazie per il tuo sorriso, e per il tuo affetto; a presto , bambini e ragazzi tutti, grazie per la lezione di serenità, gioia e solidarietà fra di voi ; a presto, genitori tutti che avete condiviso con noi questo viaggio nello spirito, perdonatemi se mi sono improvvisato scrittore per ammannirvi cose che già sapete, ma ho voluto testimoniarle, da matricola, per confermarvi che è vero tutto.

A presto, e grazie, accompagnatori ed organizzatori.

Pippo ( e Rosangela) – Saronno, 2017

al mercato tribale gujarat 2016

 

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