Losar, l’anno nuovo in Tibet

famiglia_nomadeIn ogni tenda, ricovero e casa dei profughi tibetani di Ladakh fervono i preparativi per il LOSAR, il nuovo anno tibetano (LO=anno e SAR=nuovo) che nel 2014 si festeggia il 2 marzo.

Il nostro anno gregoriano 2014 corrisponde all’anno tibetano 2141.

Nella cultura tibetana questa è la più grande festa dell’anno che viene celebrata anche in Nepal e nel regno del Bhutan e da tutti i Buddisti sparsi per il mondo.

I festeggiamenti possono durare anche 15 giorni ma i più importanti sono i primi tre. Il primo giorno in particolare si beve in abbondanza il changkol che viene fatto con il chaang che è un tipo di birra tibetana. Il secondo giorno è conosciuto come “il Losar del Re”. Nei cinque giorni precedenti ci si esercita con il coltello rituale praticando la cerimonia chiamata Vajrakilaya. Serve a rimuovere gli ostacoli e distruggere le forze ostili alla compassione, aiuta a purificare l’inquinamento spirituale dei nostri tempi.

La celebrazione del Losar risale al periodo pre-buddista, si festeggiava già nella tradizione Bön il solstizio d’inverno, durante il quale il popolo offriva incenso in grande quantità per ottenere il favore degli spiriti locali e delle divinità protettrici.

La celebrazione fu in seguito sviluppata dal buddismo diventando così una festa annuale. Si racconta che durante il regno di Pude Gungyal, nono re del Tibet, una donna di nome Belma introdusse il concetto del tempo osservando le fasi lunari. Sembra infatti che durante il Losar si  celebrassero le nuove conoscenze, come la coltivazione, l’irrigazione l’estrazione del ferro e la costruzione dei ponti. Più tardi con l’inizio dell’astrologia basata sui cinque elementi terra, acqua, fuoco, aria e spazio, il Losar divenne la festa  che conosciamo ora. Per secoli tradizionalmente  durante il Losar il Dalai Lama e il Governo consultavano Nechung, il famoso oracolo di corte.

 

Abbiamo chiesto al Direttore del Tibetan Children’s Village di Choglamsar una nota sui festeggiamenti per il Losar, eccola di seguito:

 Come si celebra il Nuovo Anno Tibetano

Il calendario tibetano

Il calendario tibetano è composto da 12 (oppure 13) mesi lunari. Il Losar inizia il primo giorno dell’anno tibetano. Il calendario è lunisolare e quasi identico a quello cinese.

Le attività durante la festa

Il Losar si celebra con antiche cerimonie che rappresentano la lotta del bene contro il male. Nella folla si canta e si fanno passare delle torce, si balla la danza della gazzella e  si fingono combattimenti fra il re e i suoi ministri. Lo spirito è leggero e tutti si divertono.

Il primo giorno del Gutor (anno vecchio)

Gli ultimi due giorni del vecchio anno chiamato Gutor la gente inizia a prepararsi. Si comincia con le grandi pulizie. Dapprima si spazza per bene il camino  in  cucina, la zona più importante della casa, il luogo dove la famiglia prepara il cibo. Si cucinano poi dei piatti speciali, uno di questi è una minestra con piccoli ravioli. La minestra si prepara con la carne, il grano, il riso, le patate dolci, i piselli, i peperoni verdi, i vermicelli e i ravanelli. Nel ripieno dei ravioli si mettono anche dei piccoli pezzetti di legno, carta o sassolini

Nei monasteri vige un rituale particolare, si prepara un tipo di pasta chiamato guthuk, si impastano nove ingredienti diversi fra cui del formaggio secco e vari cereali.

Polpette di pasta: in queste polpette si possono inserire vari ingredienti vari come peperoncini piccanti, sale, lana, riso, e carbone. L’ingrediente che uno trova nascosto nella polpetta rappresenta un commento a cuor leggero sul carattere di questa persona. Per esempio, se una persona trova il peperoncino nella pasta, significa che ha una bella lingua. Se si trovano ingredienti di colore bianco è un segno di buon auspicio.. Se invece qualcuno trova del carbone nella pasta della polpetta è come trovarlo nelle calze di Babbo Natale , significa che uno ha la coscienza sporca.

 

Durante il secondo giorno del Gutor si tengono delle cerimonie religiose come far visita al monastero locale per andare a pregare e portare dei doni ai monaci. I Tibetani accendono anche dei petardi per scacciare gli spiriti del male che si aggirano nei paraggi.

Durante l’ultimo giorno dell’anno vecchio ci si dedica alle pulizie e ci si prepara per l’anno nuovo che sta arrivando. Dopo aver spazzato e lustrato bene tutta la casa la gente si agghinda per partecipare a una festa assieme agli amici e parenti.

Terzo Giorno: il Losar

Al risveglio del primo giorno dell’anno nuovo i Tibetani si alzano presto, si vestono con abiti nuovi dopo aver fatto un bel bagno. Poi pregano gli dei mettendo delle offerte sui loro altarini  domestici. Le offerte sono fatte di una pasta chiamata torma e rappresentano delle statuine di animali e demoni. E’ usanza scambiarsi dei regali fra i membri della famiglia. Durante il pranzo si beve del chang, una tipica bevanda alcolica che aiuta a tenersi caldi. Si mangia un dolce chiamato Kapse.

Tradizionalmente la padrona di casa si alza molto presto e cucina un pentolone di vino di orzo aspettando vicina alla finestra il sorgere del sole, al primo raggio dell’anno nuovo tocca la terra, prende un secchio e parte per il fiume vicino, oppure il pozzo per riempire il primo secchio con l’acqua che viene considerata la più chiara e la più sacra dell’anno nuovo. La famiglia che per prima riempie il secchio al fiume oppure al pozzo avrà buona fortuna durante l’anno.

Il Losar  e il  Monastero

Al Monastero di Ta’er durante il primo giorno i Lama si occupano delle celebrazioni religiose come rendere omaggio alle divinità buddiste, leggere le scritture e partecipare al banchetto.

Il secondo giorno si rende visita agli amici e parenti. Alla sera si accendono le torce per scacciare gli spiriti maligni.

Il terzo giorno, in particolare a Lhasa si fa il giro dei monasteri per portare delle offerte.

 

 

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