Testimonianza di felicità

casa dei bimbi Goa 2017Febbraio 2017

Per la seconda volta anche quest’anno a febbraio partiamo per incontrare le nostre bimbe e passare una settimana con loro al mare a Candolim (Goa). Io avevo sentito in fb Tseskit che era entusiasta di poter fare questa vacanza.

Nadia come sempre ha organizzato il tutto ed ha previsto anche di farci conoscere Thokmey che quest’anno frequenta l’università  vicino a Bangalore.

Non vediamo l’ora di rivedere Tseskit, e di incontrare Dziky, 10 anni, per la prima volta.

Anche stavolta riempiamo il banco di Air India di colli diretti al TCV, siamo in tanti quest’anno: Nadia, Renzo e Irene, Isabella, Pinuccia, Gabriella, Letizia, Alida, Fausta, Gabriele, Pippo e Rosangela, Ettore ed io, oltre a Maria ed Huw che arriveranno a Goa direttamente da Londra.

A Candolim ci accoglie un clima caldo e parecchio umido, andiamo subito a vedere il mare ma l’oceano là è molto agitato, troppo per i nostri figliocci che non sanno nuotare.

le nostre interpreti al lavoro 2017

I bimbi sono ospitati in una casa di Vagator, distante una mezz’oretta da noi, con un grande giardino e sono accompagnati dalla mitica Miss Thupten Norzin, chiamata affettuosamente Anila da tutti, che si occuperà di loro durante tutta questa winter holiday al caldo, lontano dai gelidi climi ladakhi.

Non appena li vediamo ecco spuntare dolcissimi sorrisi e manine che salutano e abbracciano e anche stavolta l’emozione è tanta. Tseskit è cresciuta tanto dallo scorso anno ed è diventata una bellissima ragazza. La piccola Dziky sembra decisamente più grande della sua età e vince la timidezza con una gran risata quando per l’ennesima volta mi corregge la pronuncia del suo nome. Passiamo tutta la mattinata assieme, Thupten e le ragazze più grandi ci mostrano con orgoglio la loro casa di vacanza, molto semplice per i nostri canoni ma dove sembra si trovino veramente a loro agio.

 

la famiglia di fausta

Decidiamo di andare a pranzo tutti assieme in un ristorante molto carino di un ex allievo del TCV, dove mangiamo proprio bene e i bambini si trovano in un ambiente accogliente e guardano al proprietario ed alla sua famiglia come ad un esempio di uno di loro che ce l’ha fatta. Poi ecco finalmente il mare, Fausta, Gabriele, Irene e Renzo accompagnano i  più piccoli che si lanciano subito tra le onde a riva mentre le ragazze più grandi guardano un po’ dubbiose sul da farsi e chiacchierano tra loro disegnando segni sulla sabbia. Chissà quali piccoli segreti si raccontano ?? Quando lo chiedo a Tseskit lei mi regala uno dei suoi disarmanti sorrisi!

Dedichiamo anche una giornata alla visita di Goa Vecchia, con le sue chiese portoghesi del ‘500 e  del ‘600. Siamo circondati da mare e lagune con belle mangrovie mentre la vicina Panaji conserva ancora tracce dell’antico quartiere portoghese, che purtroppo non riusciamo a visitare perchè i bimbi devono rientrare presto alla loro casa.

Il giorno dopo decidiamo di portarli all’acqua park  e i piccoli là si scatenano. Maria, Ettore e Gabriele li assistono in acqua e tra i vari giochi ed i tanti scivoli. E’ una giornata di urli di gioia e di eccitazione. Non si stancano mai ed è un infaticabile su e giù, ed ogni volta li vediamo affrontare una discesa più  complicata o uno scivolo più lungo. Ridiventiamo anche noi bambini per un giorno.

acqua park 2017

Poi Letizia, Pinuccia, Ettore ed io partiamo per andare a vedere delle cascate nella jungla e chiediamo alle ragazze più grandi di accompagnarci ma c’è qualche dubbio ed ancora tante timidezze, infatti declinano l’invito dicendo che hanno bisogno di riposare. Al rientro gli amici rimasti a Candolim ci raccontano di aver trascorso una bella giornata al mare con tutti i bambini, che si sono divertiti molto.

L’ultimo giorno insieme è di nuovo dedicato all’acqua park e sono con noi anche Nadia e Thupten. Tutti i bambini, anche le grandi, si lanciano nelle varie vasche oppure impegnano Gabriele e Ettore in partite a palla in piscina o in lezioni di nuoto. E già qualcuno riesce a galleggiare bene ed a muoversi senza problemi in piscina.

Sorridiamo nel vedere che le nostre  bimbe giocano a fare la mamma accompagnando piccole turiste (indiane, inglesi e russe) sui vari scivoli. Hanno imparato subito ed ora già aiutano chi ha paura.

E tra una vasca e l’ altra c’è sempre spazio per parlare con i nostri bimbi, per le coccole, gli abbracci  e le affettuosità ; anche le spinte sull’altalena diventano un momento di intimità che ci porteremo a lungo nel cuore.

Nel pomeriggio il pranzo ci vede tutti insieme a mangiare pollo, patatine e dolcetti. Ancora tanti sorrisi intramezzati dal piacere di bere una cocacola o sgranocchiare un biscotto.

Il momento dei saluti si avvicina. Alcuni di noi proseguiranno per un tour del Karnataka (che mi porterà  a conoscere Thokmey) mentre Nadia, Alida, Renzo, Irene, Pippo e Rosangela si fermeranno a Goa un’altra settimana ed avranno modo di rivedere spesso i bimbi (ci racconteranno poi di pic-nic a Panaji, di ritorni tra le piscine, di partite a bandiera e di quanto i nostri bambini si siano ancora divertiti).

Al momento del commiato riceviamo tanti piccoli regali che arrivano dalle loro famiglie e ancora tanti sorrisi, baci ed abbracci stretti stretti.

Li salutiamo con il cuore triste, anche stavolta nascondiamo qualche lacrima ma abbiamo la certezza che li rivedremo presto.

Avere il desiderio di aiutare qualcuno e poterlo fare direttamente e vederne direttamente i frutti è straordinario e impagabile, una sensazione meravigliosa che rimane addosso ed è con questo stato d’animo che partiamo la mattina successiva per il nostro tour.

Passiamo belle e un po’ faticose giornate a visitare monumenti e templi molto interessanti, vediamo città tipiche e affascinanti ed infine arriviamo con il nostro bus alla periferia di Bangalore. Maria ha contattato telefonicamente il responsabile dell’Università e dell’ostello e sappiamo che troveremo ad aspettarci Thokmey e gli altri ragazzi sostenuti dai soci di Italian Amala.

gruppo studenti universitari

E infatti eccoli là, dieci ragazze con la gonna tradizionale e due ragazzi, seduti di fronte a noi in un’aula dell’Academic Center. Guardo di nascosto la foto di Thokmey per riconoscerlo perchè i due maschi si assomigliano molto ma poi, ecco che sorride … e’ lui, solare, allegro e positivo. E’simpatia al primo sguardo. Poi mi racconta un po’ di sé, dei suoi studi, della sua famiglia, del Ladakh, della vita nomade, dei suoi animali, degli amici ed amiche dell’ostello, della vita universitaria. E’ intelligente attento e motivato, oltre che bellissimo (permettetemi di dirlo). Siamo veramente felici di conoscerci ed entrambi sappiamo e speriamo che sia il primo di molti contatti. Ci scambiamo gli indirizzi email e ci ripromettiamo di risentirci presto in fb.

Il saluto è veramente commovente: ma prima Thokmey mi mostra il plastico del centro universitario e delle costruzioni che saranno realizzate e la targa apposta all’ingresso dell’Academic Center e mi fa notare che un’altra associazione italiana, La Partita del Cuore onlus, che ha contribuito alla realizzazione dello stabile e, quando gli spiego che probabilmente è la nazionale calcio dei cantanti italiani si mette a ridere, da sportivo e amante della musica ne è felice.

Tornata in quel di Colle Brianza apro il mio fb e  trovo già  una foto di Thokmey in abiti tradizionali tibetani mentre oggi mi ha inviato quella dei festeggiamenti del Losar, con tutti i piccoli doni avvolti nella tradizionale sciarpa bianca. Sono veramente contenta di questo ragazzo proiettato nel futuro ma che mantiene con gioia le tradizioni della sua gente.

Ringrazio Italian Amala Onlus, Nadia Gerosa Bianchi e tutti i carissimi amici Soci di Italian Amala con i quali abbiamo viaggiato, per avermi dato la possibilità , con mio marito, di vivere queste bellissime esperienze.

2017 le nostre bimbe

 

2017 ma quanto sono cresciute

 

 

questa poi l’esperienza dell’anno precedente

Febbraio 2016

 

arrivo a Delhi 2016

 

Siamo stati coinvolti dall’nfaticabile Nadia Gerosa Bianchi in un viaggio da lei organizzato in India, nelle regioni del Rajasthan e del Gujarat‚ per conoscere Tseskit,una dei nostri bimbi sostenuti a distanza‚ e la piccola Paldom, sostenuta da nostro cognato Giovanni. Per noi è un gran piacere poter offrire loro la possibilità  di fare una vacanza lontano dal freddo inverno della zona di Leh.

Siamo un gruppetto variegato di genitori a distanza (Nadia, Alma, Alida, Renzo, Irene, Franca, Ettore ed io) che si fa subito riconoscere in aeroporto per la gran quantità di bagagli che imbarca: valige, borsoni, pacchi e pacconi, tutti destinati al Tibetan Children Village di Choglamsar e sue strutture satellite.  A Delhi troviamo ad aspettarci i nostri bimbi accompagnati da Mr. Rapten.

L’emozione è tanta, tantissima, i bimbi si avvicinano timidamente e quell’abbraccio arriva diretto al cuore. Subito saliamo sul nostro bus ed inizia il nostro viaggio insieme. I bimbi sono felici ed eccitati, le loro voci e risate riempiono l’aria, le canzoncine ci rallegrano e ci fanno sentire fortunati, giochiamo con loro godendoci ogni momento: sappiamo di dover far tesoro dei loro sorrisi.

Passiamo assieme 15 giorni spensierati, visitando tanti palazzi e moschee, parchi e giardini, salendo sulla groppa degli elefanti alla fortezza di Amber e sulle barche al lago Pichola, sui carretti trainati dai cammelli per visitare il mercato tribale e sulle jeep per il safari per cercare i leoni o per visitare le antiche saline. Li portiamo a vedere il mare a Diu e la scoperta delle onde li entusiasma, non uscirebbero più dall’acqua. Là festeggiano il Losar e ci portano piccoli doni che ci riempiono di tenerezza.

lago pichola 2016

antiche saline gujarat 2016

L’India li affascina e li sconcerta, tante le scoperte e tante le domande, alcuni bimbi tengono un diario dove annotano le cose che vedono. E guardandosi attorno spesso da loro viene la constatazione di essere fortunati e protetti.

Due settimane che volano, le vacanze dei bambini volgono al termine. Al momento dei saluti siamo tutti consapevoli che la loro gioia di vivere ha fatto breccia nei nostri cuori e ci accompagnerà a lungo. Gli abbracci ed i baci ci commuovono e scappa qualche lacrima, a grandi e piccini, ma è un arrivederci, ne siamo certi.

2016, saluto e arrivederci

 

Carmen – Colle Brianza

 

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