Un libro strenna da non perdere

copertina libroPresentato il 2 dicembre in occasione dei festeggiamenti del decimo anniversario di Italian Amala Onlus il volume “Il cuore Tibetano del Ladakh” di Emanuela Fagioli ha suscitato stupore e apprezzamenti tra i soci e gli invitati intervenuti.

Stupore per l’originalità del grande formato (40×22 cm) che riproduce, anche nella foliazione non rilegata, i libri di preghiera Tibetani e apprezzamenti per i contenuti di grande impatto. Curatissimo nei dettagli, anche le fasce a chiusura riproducono il nome dell’Associazione in lingua Tibetana.

Il saluto introduttivo di Sua Santità il Dalai Lama rende speciale l’edizione che ha ricevuto anche il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.

Scrive l’autrice nell’introduzione: “Dieci anni di viaggi in Ladakh mi hanno aperto a un’esperienza umana unica e offerto l’occasione di scattare qualche buona fotografia. Ancor più mi hanno insegnato ad abbassare l’obiettivo della macchina fotografica o a spegnere la telecamera: per intima meraviglia a volte, e più spesso per pudore, non ho voluto celebrare gli incontri con i volti segnati, i miti sorrisi, le mani contorte dal freddo, le calzature disfatte, gli abiti pesanti di povertà , di bruni e di polvere, i vapori ed il buio delle tende dei nomadi o dei campi profughi tibetani.

Nella selezione di scatti della prima parte del volume ho cercato di restituire il fascino di queste terre d’alta quota difficili, aspre, sconfinate e nude. Montagne, valli, sassi, polvere e cielo. Anche le acque dei fiumi qui sembrano terra liquida mentre quelle dei grandi laghi salati dalle sponde deserte amplificano l’immensità del cielo, il silenzio, la vertigine dell’assenza.

In queste gamme cromatiche austere ed antiche il colore erompe nei verdi dei pioppi e dei meli, nei campi coltivati ad orzo o dove più ti sorprende: dalle mura arroccate sui pendii, dagli abiti monacali, dai thangka e dai damaschi che adornano gli interni dei gompa, dalle statue dei Buddha, dalle bandiere di preghiera e dagli affreschi che narrano la potenza terrifica delle divinità protettrici del Buddhismo Tibetano.

E’ proprio il colore che ci accompagna nella parte più intima del Ladakh: è il suo cuore buddhista che ci introduce alla seconda parte del libro, quella dedicata ai figli dei profughi tibetani che in queste terre hanno trovato riparo. Una storia che da dieci anni si intreccia con l’impegno dei volontari di Italian Amala Onlus.

In onore alla cultura e tradizione di questo popolo, la forma del libro riproduce quella dei loro libri di preghiera. Fogli numerati ma non rilegati racchiusi tra due tavole rigide. Anche la foliazione, 108 facciate, rimanda al numero dei grani di legno od osso infilati a comporre il “rosario” tibetano.”

Stampato grazie a Cobat, Italian Amala Onlus propone la prenotazione di questo volume ai soci, agli amici, ai benefattori. Una bellissima strenna natalizia che aiuterà Italian Amala Onlus a raccogliere fondi per l’oneroso progetto attualmente in corso al Tibetan Children’s Village di Choglamsar: la costruzione del nuovo laboratorio di scienze.   Le donazioni che Italian Amala Onlus riceverà per il volume “Il cuore Tibetano del Ladakh” saranno interamente finalizzate al progetto.

Per info e prenotazioni scrivere a Italian Amala Onlus tramite il sito www.italian-amala.com o a Emanuela.associazione@gmail.com

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