E’ pronta la brochure di Italian Amala Onlus. Uno strumento di comunicazione che ancora mancava all’associazione e che oggi ha visto la luce grazie alle competenze professionali e all’impegno gratuito di nostri tre soci.
Il titolo della pubblicazione “Profughi tibetani in Ladakh: quando un biscotto non basta” è forte e provocatorio. All’interno la presentazione del SOS Tibetan Children’s Village, della missione di Italian Amala, del sostegno a distanza e altre utili notizie corredate da belle foto.
“Un titolo per smuovere le coscienze – conferma Emanuela Fagioli – come la foto di copertina che ho scattato a 5.000 metri di quota nei pressi di una tenda di nomadi tibetani. Ero nel Jangthang per girare il documentario Con il Tibet nel cuore. Erano le sette di mattina e la temperatura era sotto zero. Dalla tenda piangendo è uscita questa bimba, vestita solo di una camiciola e un maglioncino di cotone. Le gambine e i piedini nudi. Io ero abbigliata di tutto punto, sottopantaloni e pantaloni, due maglie di pile, giacca a vento, doppi guanti e berretto. Lei in quello spazio desertico immenso mi è parsa ancor più disperata e fragile. Mi sono inginocchiata, potevo solo donarle un sorriso, una carezza, i biscotti che avevo nello zaino. L’ho fatto consapevole che quel gesto non avrebbe lenito la sua disperazione, non sarebbe bastato a rendere meno duro il suo essere al mondo. Le ho scattato alcune foto vincendo il pudore che mi aveva fatto abbassare l’obiettivo. Sarebbero servite all’associazione quelle foto, come testimonianza delle dure condizioni di vita dei bambini profughi in Ladakh. E sono servite. Spero che questa brochure possa contribuire a promuovere il lavoro di Italian Amala a favore dei bambini profughi tibetani e raccogliere fondi e nuove adesioni per i sostegni a distanza. Ogni nuovo bambino che si riuscirà ad aiutare per me avrà il volto di questa piccola senza nome”
